#StorieDallaSiPuòFare: l’intervista a un giovane orticoltore

Febbraio 22, 2018

Questo mese, con la ripresa dell’attività della Si Può Fare TERRA, ho intervistato Valerio Zappa, giovane orticoltore alla Collina Ca’ Motta di Senna Comasco. Valerio mi ha raccontato del suo ruolo presso la Cooperativa.

Parlaci brevemente di te!

Ho 19 anni, abito a Cantù e ho frequentato l’Istituto Tecnico Agrario della Fondazione Minoprio a Vertemate con Minoprio, diplomandomi a luglio dello scorso anno.

Valerio Zappa

Valerio Zappa

Come sei entrato a far parte dello staff della Si Può Fare?

Dopo l’estate della maturità ho iniziato a cercare lavoro e mi sono iscritto allo Sportello Lavoro della mia scuola. La Si Può Fare, in quel periodo, aveva intenzione di attivare un tirocinio e facendo richiesta alla Fondazione Minoprio ha ricevuto un elenco di nominativi, tra cui il mio. In questo modo ho conosciuto la Cooperativa e da ottobre 2017 ho iniziato un tirocinio di sei mesi con la possibilità di rinnovo e l’auspicio di un’assunzione.

Stai mettendo in pratica ciò che hai imparato durante il tuo percorso scolastico?

Sì, l’Istituto Tecnico Agrario prepara gli studenti per lavorare nel settore agricolo e ambientale, ma la teoria è molto diversa dalla pratica. Qui, a Senna Comasco, sto facendo molta pratica.

Quali sono le tue mansioni? Descrivimi la tua giornata tipo alla Collina Ca’ Motta.

Sono orticoltore e frutticoltore. Le mansioni per chi lavora in questo settore seguono i ritmi della natura e delle stagioni. La mattina arrivo al campo alle 8, insieme agli altri. Prima di tutto strappo le erbacce che crescono intorno alle coltivazioni e nei tunnel. Poi, a seconda del tempo e della stagione, il lavoro da fare cambia. A ottobre e novembre ci siamo dedicati al raccolto di verze, cavolfiori e broccoli; abbiamo trapiantato spinaci, lattuga e erbette. Dicembre è stato il mese del raccolto prima della chiusura stagionale. A gennaio abbiamo lavorato con le recinzioni dell’orto e abbiamo preparato il terreno per il trapianto dei mirtilli che inizierà a breve. Adesso, a febbraio, stiamo trapianto le cipolle. Ora che è ripartita la vendita, il sabato vado al Mercato Contadino di Rebbio e vendo la verdura raccolta il giorno prima.

Valerio al lavoro in uno dei tunnel alla Collina Ca' Motta

Valerio al lavoro in uno dei tunnel alla Collina Ca’ Motta

In cosa quest’esperienza, che si sviluppa in un contesto sociale, è diversa dalle altre esperienze che hai fatto?

Nelle aziende in cui ho svolto degli stage durante la scuola mi davano istruzioni sul lavoro da portare a termine ogni giorno. Alla Si Può Fare il mio responsabile mi affida dei compiti, ma affianco anche le persone svantaggiate inserite all’interno della Si Può Fare TERRA. Sto loro vicino, seguo il loro lavoro e, a volte, spiego loro come compiere al meglio determinate mansioni. Le altre esperienze di tirocinio sono state più brevi e il mio lavoro era meno significativo in relazione allo sviluppo complessivo delle aziende in cui mi trovavo. Qui, invece, vengo coinvolto anche nelle fasi più organizzative, come la programmazione delle colture. Alla Si Può Fare mi sento parte di un progetto più ampio, sia in termini di produzione agricola sia per quanto riguarda l’attenzione alle persone e alle relazioni umane.

A cura di Chiara Fulco

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