#StorieDallaSiPuòFare: l’intervista alla Segretaria e Impiegata amministrativa
Ho intervistato Beatriz Halas Lacno: giovane donna, impiegata alla Si Può Fare, che mi ha raccontato la sua esperienza in Cooperativa.
Vuoi raccontarmi qualcosa di te? Come hai conosciuto la Si Può Fare e come sei entrata a farne parte?
Ti racconto la mia storia in breve: ho 23 anni, sono nata a Como, dove vivo, e sono mamma di un bambino di 3 anni.
Per quanto riguarda la mia formazione, ho un diploma di Liceo Linguistico e ho frequentato un anno di Economia all’Università degli Studi dell’Insubria.
Prima di cominciare a lavorare per la Si Può Fare ho avuto poche esperienze lavorative: ho svolto degli stage nel settore alberghiero. Cercavo lavoro, inviavo tante candidature per diverse posizioni lavorative, ma nessuna andava a buon fine. Così mi sono rivolta allo sportello lavoro che mi ha segnalato un annuncio pubblicato dalla Cooperativa sociale Il Seme di Como. Cercavano un giovane, con età inferiore ai 25 anni, da formare come impiegato amministrativo. Si trattava di un progetto che prevedeva un corso di formazione in aula, presso l’Istituto Superiore Starting Work di Como, accompagnato da un’esperienza di lavoro in azienda. A gennaio del 2017 ho iniziato a frequentare il corso, la cui materia principale era la contabilità, e a febbraio, dopo un colloquio conoscitivo, ho cominciato l’apprendistato di primo livello alla Si Può Fare. La mattina lavoravo in Cooperativa, affiancata da un tutor all’inizio, e il pomeriggio frequentavo le lezioni. Il mio corso di formazione è finito a novembre del 2017, ho superato l’esame previsto e ora ho un contratto di apprendistato di secondo livello alla Si Può Fare.
Di cosa ti occupi in Si Può Fare?
Mi occupo delle mansioni di segreteria e affianco la collega che sovrintende il settore amministrativo della Cooperativa. Seguo l’assistenza ai clienti: rispondo alle telefonate, alle mail e fisso gli appuntamenti. Sono la prima persona della Cooperativa con cui i clienti entrano in contatto… è una bella responsabilità! Inoltre, gestisco il magazzino, faccio l’inventario e registro le fatture dei clienti e dei fornitori.
Che tipo di ambiente hai trovato alla Si Può Fare?
Non conoscevo la Si Può Fare, così come non conoscevo altre Cooperative sociali. Fin dall’inizio mi sono trovata bene. La Si Può Fare è un ambiente accogliente, tranquillo e amichevole. Le persone che lavorano in Cooperativa sono molto disponibili, così come i volontari.
Cosa provi a far parte di questa Cooperativa?
Mi sento soddisfatta. Sto mettendo in pratica quanto ho imparato al corso e sto crescendo professionalmente. Ho trovato persone attente e disponibili, in grado di valorizzare le mie qualità e i miei punti di forza. Sono contenta perché lavoro in un ambiente in cui si dà molta importanza al benessere della persona. Per me la Si Può Fare è come se fosse una grande famiglia: si creano relazioni forti con i datori di lavoro, con i colleghi e con i volontari.
Cosa apprezzi di quest’opportunità lavorativa che si sviluppa in un contesto sociale? Che apporto dai tu alla Si Può Fare?
Stare a contatto con persone fragili socialmente o economicamente mi permette di essere più sensibile, mi insegna quotidianamente a stare attenta a quello che provano gli altri. Sento il bisogno di essere disponibile e di mettermi a disposizione delle persone. In questo senso, mi dispiace quando non riesco a soddisfare le richieste dei clienti. Nelle altre aziende è il profitto che conta, mentre per la Si Può Fare il cliente non solo è un acquirente, ma condivide i nostri valori scegliendo la nostra Cooperativa. Di conseguenza si instaura un rapporto diverso con l’utenza. Quella di provare soddisfazione nel pormi a servizio degli altri è una parte di me che ho scoperto lavorando qui.
A cura di Chiara Fulco
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